I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista
Religions, hanno mostrato che i giovani che integrano una forte identità religiosa con virtù come la
trascendenza,
l’umanità e la
temperanza, sperimentano
livelli più alti di benessere soggettivo,
maggiore soddisfazione di vita e
più emozioni positive.
Numerosi altri studi confermano che la religiosità, vissuta come fonte di
senso,
valori e
speranza, può favorire una maggiore resilienza di fronte alle difficoltà, sostenere il benessere emotivo e promuovere una vita percepita come più piena di significato.
Per questo motivo, credo sia importante riconoscere la dimensione spirituale come una risorsa potente da considerare negli interventi psicologici:
per chi crede, la fede rappresenta non solo una parte importante dell’identità, ma anche un motore essenziale di crescita e di equilibrio interiore.